martedì 23 febbraio 2010

Paper Mario: Il Portale Millenario

La saga di Super Mario è stata una delle prime saghe di videogiochi in assoluto, e in generale quella che ha rivoluzionato il mondo videoludico grazie ai platform geniali ed intuitivi, sempre divertenti.
Ultimamente, Nintendo ha cominciato a riproporre, attuando un'idea di marketing intelligente, la serie che ha reso Mario famoso per quel che è.
Generalmente, il genere di Mario è platform. Da 2D è divenuto poi un platform - avventura in 3D.
Tre videogiochi, tuttavia, non fanno parte di questo genere (per console casalinga, si intende: su portatile ce ne sono altri). Sono degli rpg in 2D (una bidimensionalità un po' relativa).
Paper Mario, Paper Mario: Il portale millenario e Super Paper Mario.
Quello di cui parleremo oggi è il secondo capitolo di questa mini saga.

La Storia

Come in tutti i Mario la storia verte sul rapimento della principessa del regno dei funghi, Peach. Questa volta, però, non è Bowser a rapirla (nonostante tutto vestirà i panni di un secondo nemico per Mario), ma un'organizzazione che voleva aprire il Portale Millenario (in cui vive l'anima di una strega malvagia) poiché su di esso veniva narrata la leggenda secondo la quale il mondo poteva essere conquistato grazie all'apertura, per l'appunto, di esso. Si ritrova dunque a Fannullopoli, sopra le sue rovine dove c'è il portale. Da Fannullopoli Mario usufruirà dei tubi o delle rovine per spostarsi da zona a zona. Raggiunti i vari dungeon, lo scopo di Mario sarà quello di recuperare le stelle necessarie ad aprire il portale, facendolo prima che ci riescano i nemici dell'organizzazione o Bowser (anche se il vero obiettivo della bestia è quello di recuperare Peach in realtà).
Mini paragrafo: gli intermezzi
Dopo che Mario sconfigge il boss di un livello, ci sarà un intermezzo che vedrà Bowser e Peach alle prese con una minima avventura volta a farci comprendere meglio, per quanto riguarda Peach la storia del gioco, mentre volta a farci divertire con minigiochi per acquisire punti quando si tratta di Bowser.

Nuove caratteristiche

Paper Mario Il Portale Millenario vanta capacità che Mario, nel precedente capitolo, non poteva neanche immaginarsi.
Verrà "fregato" ogni volta che aprirà un magico forziere, con dentro uno spirito malvagio che ci permetterà, naturalmente, di andare avanti nell'avventura grazie proprio alle sue maledizioni. Potremmo trasformarci in un aereo di carta, in un sottilissimo foglio, in una barchetta di carta e persino in un rotolo, così da superare le più ostiche situazioni.
Sono molte altre le funzioni aggiunte in Paper Mario, ma riguardano, in realtà, i vari comparti tecnici del gioco stesso.

Comparto Tecnico

Per quanto riguarda Paper Mario, il Nintendo 64 supportava bene grafica e tutto. Avendo a portata di mano una console nettamente superiore, si è potuto realizzare un gioco molto più pulito e scorrevole, graficamente parlando. Il sonoro è come al solito bellissimo, e la giocabilità è semplice ed intuitiva. I comandi dei combattimenti sono i classici di un rpg vecchio stile, modificati però per essere resi più "nintendosi". Per combattere si dovrà premere una serie di pulsanti, o trattenere una levetta fino al bip, e più si realizza bene un attacco, più si toglie di danno e si ricevono punti, che andranno nelle potenzialità stella (ogni volta che si finisce il livello e si riceve la stella di quel quadro, si potrà usufruire del suo potere in battaglia) e nei punti alla fine di ogni scontro.

Il gioco perfetto?

Paper Mario ha la particolarità di essere, probabilmente, uno dei giochi più lavorati su ogni campo. In effetti, trovare difetti nel gioco è cosa particolare, giusto i più meticolosi potrebbero lamentarsi per il comparto tecnico generale, perché in realtà Paper Mario soddisfa anche il più importante dei comparti, tecnici e non: il divertimento.
Tuttavia, come è difficile trovare difetti, è palpabile notare come Paper Mario dimostri chiaramente le sue carenze, anche se è difficile classificarle. Alcuni punti del gioco potrebbero sembrare inutili, forse la difficoltà è a volte calibrata male. Ogni dungeon tuttavia ha una sua ministoria, una capacità di prendere il giocatore, come il livello di Oolong o quello sul treno, dove non mancano misteriosi avvenimenti che danno alla storia quel qualcosa in più che manca agli altri videogiochi che seguono una struttura anche troppo lineare.
Purtroppo, come abbiamo detto, quando uno pensa che voto darebbe a un videogioco, quando si tratta di Paper Mario non si arriva mai a pensare al 10 pieno, nonostante soddisfi appieno (o quasi, dunque rasentando la perfezione) tutti i fattori possibili e immaginabili. Pensare che, per certi versi, è forse inferiore anche al primo capitolo (anche se lì a giocarsela bene c'era il fattore WOW, ma non solo quello).
Non delude neanche la compagnia di Mario, i caratteri ben definiti dei vari personaggi, che per quel che sono, darebbero del filo da torcere persino ai predecessori nell'avventura del nostro idraulico preferito.
Cosa dire dunque? Beh, direi di passare al globale!

Ricapitolando, Paper Mario si tratta di un capitolo interessantissimo sotto ogni punto di vista, che soddisfa tutti i fattori, ma che non riesce comunque a convincere. Non per la storia, per i personaggi, per le ambientazioni o i comparti tecnici, ma semplicemente perché non convince e basta. Non c'è una vera e propria motivazione in merito. Forse perché, nonostante le innovazioni non riesce a surclassare il predecessore? Rimane in ogni caso uno dei migliori capitoli rpg per GameCube, anche se chi magari non apprezza una struttura di combattimento che versa in parte sul classico, o chi semplicemente non ha amato il primo Paper Mario perché "non è il vero Mario", allora riuscirà a dire che il gioco è una completa delusione. Ma che dire? De gustibus non est disputandum, perciò che il sipario cali per noi che lo abbiamo giocato e finito, e si alzi per chi ancora ha intenzione di giocarci!

Grafica: 9
Sonoro: 8,5
Giocabilità: 9
Longevità: 8,5
Divertimento: 9,5
Globale: 8,5

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